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Un uomo del distretto si dichiara colpevole dell'accoltellamento mortale di un altro uomo

Jun 14, 2023Jun 14, 2023

WASHINGTON – Michael Caldwell, 28 anni, di Washington, DC, si è dichiarato colpevole di aver pugnalato a morte un uomo il 4 giugno 2023, hanno annunciato il procuratore statunitense Matthew M. Graves e il capo ad interim Pamela A. Smith, del Dipartimento di Polizia Metropolitano (MPD). Caldwell si è dichiarato colpevole il 14 agosto 2023, presso la Corte Superiore del Distretto di Columbia, con l'accusa di omicidio colposo mentre era armato. L'onorevole Marybeth Raffinan ha accettato la richiesta e ha fissato la sentenza per il 16 ottobre 2023.

Secondo le prove del governo, il 4 giugno 2023, intorno alle 23:30, l'imputato, Michael Caldwell, e la vittima, Damien Thompson, hanno avuto una discussione verbale nella strada di fronte al 4305 Halley Ter SE, Washington, DC Ad un certo punto la vittima ha lanciato una bottiglia a Caldwell, a quel punto Caldwell si è tolto un coltello dai pantaloni. I due uomini hanno continuato a litigare verbalmente per circa 45 secondi, dopodiché la vittima ha tentato di colpire Caldwell con una sedia di plastica. Caldwell si è lanciato contro la vittima e lo ha pugnalato al petto, facendola cadere a terra priva di sensi. Caldwell ha quindi pugnalato la vittima altre otto volte al torso prima di allontanarsi dalla scena.

La vittima, Damien Thompson, ha riportato nove coltellate al torso ed è morta poco tempo dopo. Caldwell è stato arrestato il giorno successivo dal dipartimento di polizia metropolitana. Da allora è in custodia.

Nell'annunciare l'appello, il procuratore statunitense Graves e il capo ad interim Smith hanno elogiato il lavoro di coloro che hanno indagato sul caso del Dipartimento di Polizia Metropolitano. Hanno anche riconosciuto gli sforzi di coloro che hanno lavorato al caso dall'ufficio del procuratore degli Stati Uniti, tra cui l'avvocato della vittima/testimone Karina Hernandez e lo specialista paralegale capo Sharon Newman. Infine, hanno espresso apprezzamento per il lavoro del viceprocuratore americano Joshua Hall, che ha indagato e perseguito il caso.